La funzione antiossidante delle vitamine A, C ed E

La funzione antiossidante delle vitamine A, C ed E

La Vitamina A

Come anticipato nell’articolo sulle proprietà antiossidanti del Selenio e dello Zinco, proseguiamo qui prendendo in considerazione la funzione delle vitamine antiossidanti A, C ed E che agiscono principalmente come spazzini di radicali.

La Vitamina A è essenziale per numerose funzioni corporee tra le quali troviamo:

  • la vista;
  • la proliferazione e la differenziazione cellulare;
  • la funzionalità immunitaria;
  • la riproduzione;
  • la trascrizione dei geni;
  • l’attività antiossidante[1],[2].

 

Il suo nome indica un gruppo di retinoidi e carotenoidi liposolubili: α-, β-, e γ-carotene sono precursori del Retinolo, dei quali il β-carotene è il più potente[3]. Il Retinolo funge come forma di conservazione della Vitamina A e può essere convertito in altre forme come:

  • l’Acido Retinoico, necessario per la crescita e lo sviluppo;
  • il Retinale, parte del meccanismo base della vista.

 

Il Retinolo

La Vitamina A è assorbita dal piccolo intestino dove le cellule locali convertono i precursori in Retinolo. Il Retinolo è poi principalmente immagazzinato nel fegato (circa il 50%-85% del totale). In questo senso i livelli serici di Retinolo sono utilizzati come indicatori della disponibilità di Vitamina A. I livelli serici sono considerati normali quando > 0.70 µmol/L (20 µg/dL) negli individui sani mentre quelli di β-carotene sono considerati normali tra 0.74 e 3.72 µmol/L (40–200 µg/dL)[4]. Quando quantità eccessive di Retinolo sono ingerite allora si può verificare una condizione di tossicità da Vitamina A (assunzione acuta > 0.2 g o cronica di >0.01 g)[5]. Negli individui sani la Vitamina A è eliminata attraverso la bile[6] tuttavia, in corso di infezioni acute, quantitativi significativi di Retinolo e proteine leganti il Retinolo (Retinol-binding protein - RBP) sono escreti attraverso le urine. Nel lavoro di Stephensen et al, riportato in bibliografia, ⅓ dei Pazienti con infezione acuta ha eliminato >1.75 µmol/die, equivalente alla metà della dose giornaliera raccomandata. Insufficienza renale acuta e febbre sono risultate indipendentemente associate ad un’eccessiva eliminazione urinaria di Retinolo[7]. Il deficit di Vitamina A può essere causato da una scarsa assunzione, aumentato utilizzo o eliminazione ma anche, secondariamente, ad un deficit di Zinco[8]. La carenza di Zinco inibisce infatti la sintesi di RBP nel fegato e conduce a più basse concentrazioni di RBP e, conseguentemente, di Retinolo nel plasma. Inoltre la conversione di Retinolo in Retinale (la forma attiva della Vitamina A utilizzata dall’occhio) è dipendente dall’attività della Retinolo Deidrogenasi che utilizza lo Zinco come cofattore.

 

Il Meccanismo antiossidante della Vitamina A

Il Retinolo e il β-Carotene hanno entrambi proprietà antiossidanti ma il β-carotene possiede caratteristiche maggiormente antiossidanti[9]. Il β-Carotene è in grado di eliminare:

  • il radicale idrossilico;
  • l’anione superossido10;
  • il perossinitrito[10];
  • l’ossigeno singoletto.

 

Inoltre, il β-Carotene previene:

  • la perossidazione lipidica;
  • la catalizzazione delle specie di radicali ossigeno legandosi ai metalli di transizione;
  • l’ossidazione del Retinolo[11].

 

Sia il Retinolo che il β-Carotene agiscono come antiossidanti che “spezzano la catena” (chain breaker - cioè che sono in grado di interrompere la sequenza di reazioni radicaliche a catena) del processo di perossidazione lipidica. Tuttavia questa specifica attività viene svolta a pressioni parziali di ossigeno basse (< 20 kPa). A pressioni parziali maggiori, Retinoidi e Carotenoidi perdono questa specifica capacità e, invece, mostrano un effetto autocatalitico e pro-ossidante. Per concludere, il Retinolo potenzia l’effetto antiossidante dell’Acido Ascorbico[12].

 

[1]Tanumihardjo SA. Vitamin A: biomarkers of nutrition for development. Am J Clin Nutr. 2011;94(2):658S-665S.

[2]D’Ambrosio DN, Clugston RD, Blaner WS. Vitamin A metabolism: an update. Nutrients. 2011;3(1):63-103.

[3]Sies H, Stahl W. Vitamins E and C, beta-carotene, and other carotenoids as antioxidants. Am J Clin Nutr. 1995;62(6)(suppl):1315S-1321S.

[4]Nogueira CR, Borges F, Lameu E, Franca C, Ramalho A. Effects of supplementation of antioxidant vitamins and lipid peroxidation in critically ill patients. Nutr Hosp. 2013;28(5):1666-1672.

[5]Biesalski HK. Comparative assessment of the toxicology of vitamin A and retinoids in man. Toxicology. 1989;57(2):117-161.

[6]Stephensen CB, Alvarez JO, Kohatsu J, Hardmeier R, Kennedy JI Jr, Gammon RB Jr. Vitamin A is excreted in the urine during acute infection. Am J Clin Nutr. 1994;60(3):388-392.

[7]Gavrilov V, Weksler N, Ahmed A, Gorodischer R. Urinary excretion of vitamin A in critically ill patients complicated with acute renal failure. Ren Fail. 2004;26(5):589-590.

[8]Christian P, West KP. Interactions between zinc and vitamin A: an update. Am J Clin Nutr. 1998;68(2)(suppl):435S-441S.

[9]Burton GW, Ingold KU. Beta-carotene: an unusual type of lipid antioxidant. Science. 1984;224(4649):569-573.

[10]Matos AC, Souza GG, Moreira V, Ramalho A. Effect of vitamin A supplementation on clinical evolution in patients undergoing coronary artery bypass grafting, according to serum levels of zinc. Nutr Hosp. 2012;27(6):1981-1986.

[11]Corcoran TB, O’Neill MP, Webb SA, Ho KM. Inflammation, vitamin deficiencies and organ failure in critically ill patients. Anaesth Intensive Care. 2009;37(5):740-747.

[12]Bouvier D, Sapin V, Bonnard-Gougeon M, Marceau G. Retinol potentiates the inhibitory effect of ascorbic acid on uric acid assay. Clin Chem Lab Med. 2010;48(5):693-695.

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